caso anemia
Anemia o il prezzo della pace familiare ?
Paola Polimeni
Scuola di Formazione Professionale 5LB
RIASSUNTO: abbassamento dei valori dell’emoglobina e in quali circostanze
Per la medicina ufficiale i valori normali di emoglobina nel sangue per una femmina adulta dovrebbero essere di: 12-16 g/dl, pertanto in caso il valore sia a 7 g/dl, viene proposta la somministrazione di sacche di sangue ed assunzione di ferro per via orale.
Con lo strumento delle 5 leggi biologiche approfondiamo la conoscenza della precisa correlazione che c’è tra cervello, organo ed emozioni.
Possiamo individuare le cause, il perché si manifesta, osservando in una visione dinamica la manifestazione dei sintomi nel corpo.
Troviamo la corrispondenza organica con sensazioni ben precise in tempistiche verificabili in giorni ed ore.
Di fronte alla rinuncia di fare ciò che pensava potesse essere meglio per se stessa, per paura di far soffrire i suoi familiari molto cari, una donna si trova con i valori molto bassi dei globuli rossi. Neanche sacche di sangue e compresse di ferro riescono a portare delle modifiche importanti. Dopo il cambiamento dell’atteggiamento della persona di fronte a quella situazione, avremo invece, nell’arco di una settimana, i valori nel range normale.
PAROLA CHIAVE: emoglobina bassa e corrispondenza sentito emotivo, cervello ed organo.
INTRODUZIONE:
L’emoglobina (Hb) è una proteina che si trova all’interno dei globuli rossi.
Con la sua presenza, garantisce una funzione fondamentale per l’organismo: quella di trasportare l’ossigeno dai polmoni ai tessuti, in tutti i distretti del corpo. Nel suo viaggio di ritorno nel sangue venoso, l’emoglobina trasporta anidride carbonica ai polmoni, dai quali questa viene espulsa con l’aria espirata.
Per questo motivo, è importante che i valori di emoglobina siano valutati con attenzione: la sua carenza comporta uno stato di anemia, oltre a debolezza e vari altri disturbi.
Nell’analisi attraverso le 5 leggi biologiche, si verifica che, se la persona sente di non poter reagire, farsi valere con gli altri, fare quello che pensa sia buono per lei facendo le sue scelte liberamente, per non ferire qualcuno a lei caro, e soprattutto se questa sensazione è particolarmente forte e prolungata, si può avere l’ anemia.
Se poi la persona è anche gonfia nel corpo, poiché si sente sola a gestire una situazione di difficoltà piuttosto importante, questo valore nel sangue di globuli rossi può risultare ancora più basso.
PRESENTAZIONE DEL CASO:
Una donna di 53 anni è paziente oncologica e sta effettuando la chemioterapia.
Il 15 dicembre 2023 ha i valori di emoglobina a 7 g/dl e si sente stanchissima con sensi di svenimento, per cui effettuerà una trasfusione con una sacca di sangue. Il 16 gennaio 2024 e il 22 gennaio ne farà un’altra, ottenendo solo un minimo miglioramento di mezzo punto ed arriverà a 7,5 g/dl dei valori di emoglobina nel sangue. Nel frattempo sta anche assumendo ferro per via orale.
Il 23 gennaio, a seguito di un colloquio informativo con la sottoscritta, cerca la corrispondenza emotiva con lo strumento delle 5 leggi biologiche, di questo valore nel sangue, con i suoi stati emotivi.
Il sentito a cui corrisponde è un senso profondo di inadeguatezza, per non essere in grado di reagire perché altrimenti farebbe del male ai suoi cari.
Si rende conto di come sia tormentata per la mancata azione giuridica nei confronti dell’ex marito per non far soffrire i suoi due figli.
Preso atto di questa corrispondenza, il giorno dopo telefona all’avvocato, dopo tre giorni lo vede di persona e decidono insieme come incominciare questo procedimento.
Il 30 gennaio 2024, dopo 7 giorni dal nostro incontro, i valori di emoglobina sono a 11,8 g/dl, nel frattempo aveva anche terminato l’assunzione del ferro ed effettuato una chemio.
Mi telefona per dirmelo il 16 febbraio 2024.
Il 30 maggio ci sentiamo nuovamente e mi conferma che in questi ultimi mesi, i valori sono sempre rimasti stabili a 11,8 g/dl.
Questo caso mette in evidenza il rapido ritorno a valori normali dopo il cambiamento di atteggiamento di fronte a quella precisa situazione, individuate le cause personali di sofferenza per quel circostanziato sentito.
Il fatto che non si sentisse più sola a gestire quella situazione, ha fatto sì che questa modifica avesse un effetto ancora più importante, che si è potuto vedere nella velocità inaspettata ed inusuale in cui i valori sono tornati alla normalità.
DISCUSSIONE E CONCLUSIONI:
Questo caso mette in evidenza come nostre sofferenze forti e prolungate possano influenzare i valori e lo stato del nostro corpo, e come con azioni concrete o riduzione del nostro dolore, si possa ottenere anche un miglioramento delle nostre condizioni di salute.
Per ogni parte del corpo c’è un preciso sentito emotivo. Se la persona si sofferma a cercare di capire a cosa esso corrisponda precisamente nella sua vita, una volta visto, ed attuate le contromisure in quell’ambito, anche nel fisico troveremo la corrispondenza di questo cambiamento.
BIBLIOGRAFIA:
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- Cinzia Colombo. Il valore della ricerca. Storia ed eccellenze dell’Istituto Mario Negri
- Sul pubblicare in medicina – Impact factor, open access, peer review, predatory journal e altre creature misteriose di De Fiore • 2024
- English for Healthcare Professionals – A toolkit fordeveloping language skills and genre knowledge – For classroom or self – study use ( from A2 to B2 ) – 2023 di Giordano – Laudisio
- World Health Organization (1999). Press Release. World Health Report 1999