caso gonfiore addominale

 

Gonfiore addominale

e se fosse desiderio di alimenti proibiti ?

 

Paola Polimeni

Scuola di Formazione Professionale 5LB

 

RIASSUNTO:  gonfiore addominale sopra all’ombelico, nel digiuno,  ridotta attività epatica o privazioni alimentari ?

Molto spesso troviamo questo disturbo in persone che rinunciano a mangiare alcuni alimenti per motivi di intolleranze o per scelte personali.

 

Con lo strumento delle 5 leggi biologiche approfondiamo la conoscenza della precisa correlazione che c’è tra cervello, organo ed emozioni.

Possiamo individuare le cause, il perché  si manifesta, osservando in una visione dinamica la manifestazione dei sintomi nel corpo.

Troviamo la corrispondenza organica con sensazioni ben precise, in tempistiche verificabili in giorni ed ore.

 

Questo gonfiore sotto al seno, che si manifestava dopo aver mangiato alimenti ritenuti non adatti,  non si è più presentato, dopo aver integrato il fatto che non è buono per il corpo privarsi in maniera troppo perentoria di alcuni cibi in realtà graditi, o a cui si è abituati, poiché facenti parte delle proprie abitudini alimentari o della famiglia di origine.

 

PAROLA CHIAVE: privazioni alimentari e corrispondente sentito emotivo, cervello ed organo.

 

INTRODUZIONE:

Per la medicina ufficiale, il gonfiore addominale è in genere il sintomo di un accumulo di gas nello stomaco o nell’intestino.

Può dipendere da una ridotta attività epatica, abitudini sbagliate come fumo, abuso di alcol, alimentazione sbilanciata, scarsa idratazione, difficoltà digestive, sovrappeso, digestione appesantita da pasti troppo abbondanti o frequenti, alcuni cibi, bevande gassate, la cattiva abitudine di mangiare troppo in fretta, le gomme da masticare, lo stress o l’ansia.

Generalmente viene consigliato di bere più acqua, inserire fibra nella dieta, limitare cibi piccanti, fare esercizio regolare, prendere probiotici, ridurre il sale e il cibo fritto, praticare yoga e respirazione profonda.

 

Nell’analisi attraverso le 5 leggi biologiche, si verifica un iper assorbimento di gas di fermentazione, liquidi e sostanze, per cui la mucosa del digiuno cresce aumentando il suo spessore.

La sensazione è di non nutrirmi a sufficienza, con l’idea di mangiare qualcosa che non mi fa bene,  spesso a seguito di ipnosi sull’alimentazione, o fobie nutrizionistiche. Può anche essere per una porcheria con cui sto tentando di stare, o perché la mia realtà non mi nutre.

 

Quando finalmente mangio questo alimento di cui mi ero privato per qualsiasi ragione, ma che per il mio inconscio era comunque  buono o nutriente,  per quella parte in cui ho assorbito di più, assorbirò di meno. Di conseguenza rimarranno i gas in quella zona e si noterà il gonfiore nella pancia.

 

Questo fenomeno di solito si manifesta immediatamente dopo aver ingerito l’alimento, quindi il cibo sarebbe appena arrivato nello stomaco, mentre questo tratto di intestino tenue che si gonfia, si trova più in basso.

 

PRESENTAZIONE DEL CASO:

Una donna di 53 anni lamenta gonfiore addominale nella zona sopra all’ombelico che corrisponde al digiuno.

Segue per scelta da alcuni anni una dieta soprattutto proteica, privandosi quasi completamente di carboidrati.

Quando si trova in contesti, soprattutto fuori casa, dove non riesce a seguire le indicazioni secondo le sue aspettative e trasgredisce a queste regole, nota, subito dopo mangiato, la pancia gonfia sopra all’ombelico.

Ci incontriamo  il 04 ed il 16 aprile 2024, per trovare una strategia per ridurre questo problema.

Il cambiamento proposto consisterebbe nel non privarsi in maniera troppo rigorosa di nessun alimento in particolare.

Il sentito corrispondente riguarda il nutrirsi bene e la necessità di assorbire nutrienti.

Durante una vacanza dal 27/04 al 03/05 si approccerà a tutto il cibo rilassata ed in ascolto e non come prima con ansia per il cambiamento, quindi gusterà pasta e pane con desiderio e serenità.

Il 7 maggio ci incontriamo e riporta che già dopo 2/3 giorni, il gonfiore non si era più presentato.

Approfondendo questo argomento ci eravamo accorte che il problema del nutrimento aveva anche un valore traslato, poiché stava vivendo una situazione lavorativa che non la nutriva, di cui non era contenta, ma che acconsentiva per debolezza, aiutando una persona.

Decide allora di interrompere questo rapporto lavorativo che non la soddisfa e di dedicarsi solo al suo lavoro primario che preferisce, guadagnando anche più tempo a disposizione per i propri interessi e piaceri personali.

Abbiamo approfondito anche il discorso del nutrimento relativo al rapporto con la madre.

 

 

DISCUSSIONE E CONCLUSIONI:

Questo caso mette in evidenza come nostre sofferenze forti e prolungate possano influenzare i valori e lo stato del nostro corpo, e come, con azioni concrete o riduzione del nostro dolore, si possa ottenere anche un miglioramento delle nostre condizioni di salute.

 

A volte decidiamo di privarci di un alimento perché pensiamo che sia più salutare, però è qualcosa che abbiamo sempre mangiato, o che ci piace, o che per cultura abbiamo imparato da piccoli che era necessario.

Se questa privazione è molto rigorosa e non prevede trasgressioni di fronte ad opportunità, magari perchè ci propongono questo alimento particolarmente speciale, o quando altri lo mangiano davanti a noi e rinunciamo, rischiamo di causare nel corpo più problemi che benefici.

La  biologia difficilmente capisce un ragionamento e semplicemente sente la mancanza di quel cibo, provocando reazioni fisiche, come in questo caso, il gonfiore della pancia.

 

La soluzione proposta non è quella di non effettuare la dieta per niente, ma di permettersi in alcune occasioni particolari di trasgredire serenamente, senza pensare che quell’alimento ci farà male e godendoselo davvero.

 

 

BIBLIOGRAFIA:

  • Pfister M.: Manuale di Applicazione delle Cinque Leggi Biologiche. Volume Primo.
  • Cinzia Colombo. Il valore della ricerca. Storia ed eccellenze dell’Istituto Mario Negri
  • Sul pubblicare in medicina – Impact factor, open access, peer review, predatory journal e altre creature misteriose  di De Fiore  • 2024
  •  English for Healthcare Professionals – A toolkit fordeveloping language skills and genre knowledge – For classroom or self – study use ( from A2 to B2 ) – 2023  di Giordano – Laudisio
  • World Health Organization (1999). Press Release. World Health Report 1999