caso incontinenza

 

Incontinenza urinaria nell’anziano

e se fosse privacy violata ?

 

Paola Polimeni

Scuola di Formazione Professionale 5LB

 

RIASSUNTO:  incontinenza urinaria, vecchiaia o invasione di territorio ?

 

Più sovente nei bambini o negli anziani possono capitare eventi di incontinenza urinaria che provocano spesso grossi disagi a loro ed ai famigliari che li accudiscono.

Con lo strumento delle 5 leggi biologiche approfondiamo la conoscenza della precisa correlazione che c’è tra cervello, organo ed emozioni.

Possiamo individuare le cause, il perché  si manifesta, osservando in una visione dinamica la manifestazione dei sintomi nel corpo.

Troviamo la corrispondenza organica con sensazioni ben precise in tempistiche verificabili in giorni ed ore.

Quando ci sono episodi di incontinenza urinaria, spesso si trovano allo stesso tempo tematiche riguardanti una sofferenza nel non trovare un proprio spazio dove non essere invasi e dove poter fare tranquillamente le proprie azioni di lavoro, di svago o di riposo ecc

 

PAROLA CHIAVE: incontinenza urinaria e corrispondente sentito emotivo, cervello ed organo.

 

INTRODUZIONE:

Per la medicina ufficiale l’incontinenza può essere causata da infezioni del tratto urinario, dalla presenza di calcoli, da problemi intestinali, stipsi, patologie che alterano la funzionalità nervosa come il parkinson, l’alzheimer, l’ictus, da lesioni o danni al sistema nervoso, in persone anziane e fragili che hanno problemi con la memoria, l’apprendimento e la concentrazione.

 

 

Nell’analisi attraverso le 5 leggi biologiche, si verifica che lo sfintere anulare che ha una muscolatura involontaria striata bianca, addetto alla chiusura nel  passaggio dell’urina, rimane flaccido e quindi si può perdere liquido in maniera incontrollata.

Quando la persona sente difficoltà ad avere un posto per sé perché non sa dove mettersi, può avere problemi nel corpo a questi sfinteri. Ci saranno momenti in cui soffrirà per questa circostanza ed altri in cui non la sentirà, magari perché stava riposando o perché la situazione non si stava verificando. L’ altalenare di questo sentire può provocare in alcuni momenti che la muscolatura di questo sfintere sia un pò flaccida e quindi di non essere nella tensione necessaria per chiudere il passaggio per non far uscire l’urina.

 

PRESENTAZIONE DEL CASO:

Uomo di 77 anni cade in casa il 01/10/2022 e non riesce a rialzarsi da solo. A seguito di quell’evento effettua delle visite mediche ed incomincia ad urinare continuamente senza controllo, mettendo fortemente a disagio i famigliari conviventi con lui.

Il 14/10, dopo due settimane di questa problematica, incontro la persona che principalmente lo accudisce. Notiamo insieme come da quell’evento della caduta, ci fosse stata più apprensione nei confronti dell’uomo, per cui veniva disturbato in bagno ed in camera da letto improvvisamente, cosa che prima non accadeva.

Il sentito corrispondente riguarda i confini e la delimitazione del territorio.

Decidiamo allora di provare a non piombare improvvisamente nella sua camera da letto come nella stanza da bagno, perché lui non si senta invaso nei suoi spazi.

L’uomo non avrà più incontinenza e tornerà ad urinare normalmente come prima.

Il 16/10 non urinerà più senza controllo, il 17/10 ne farà pochissima al pomeriggio e poi basta.

 

DISCUSSIONE E CONCLUSIONI:

Questo caso mette in evidenza come nostre sofferenze forti e prolungate possano influenzare i valori e lo stato del nostro corpo, e come, con azioni concrete o riduzione della nostra sofferenza, si possa ottenere anche un miglioramento delle nostre condizioni di salute.

Di fronte ad un sintomo possiamo andare ad indagare a quale sentito corrisponde come emozione e qual è la sofferenza della persona in quel momento.

Se possibile apportiamo delle modifiche alla situazione in quell’ambito, oppure cerchiamo di vivere quello stesso contesto che non si può cambiare con serenità ed accettazione, invece che con disagio. Noteremo che il sintomo subisce delle variazioni e a volte non si presenta più.

 

Soprattutto si evince che c’è una dinamicità nella manifestazione dei sintomi che possono essere più forti, più leggeri, andare via e ritornare, ma che queste modifiche non sono casuali ma rispondono precisamente all’andamento del nostro sentire. Anche quando il sintomo si ripresenterà potremo portare la nostra attenzione a queste dinamiche emotive, quindi spiegarci perché è comparso e a volte sapere quanti giorni durerà.

 

 

BIBLIOGRAFIA:

  • Pfister M.: Manuale di Applicazione delle Cinque Leggi Biologiche. Volume Primo.
  • Cinzia Colombo. Il valore della ricerca. Storia ed eccellenze dell’Istituto Mario Negri
  • Sul pubblicare in medicina – Impact factor, open access, peer review, predatory journal e altre creature misteriose  di De Fiore  • 2024
  •  English for Healthcare Professionals – A toolkit fordeveloping language skills and genre knowledge – For classroom or self – study use ( from A2 to B2 ) – 2023  di Giordano – Laudisio
  • World Health Organization (1999). Press Release. World Health Report 1999