Contagi

Contagi Virus, batteri, funghi, parassiti

 

Dalle pagine della sezione Eziologia (che sta volgendo al termine) hai potuto osservare quanto l’opera di funghi, batteri e virus sia importante nei processi biologici del nostro corpo.

Non ho però riportato precisi dettagli su questo aspetto, perché nell’applicazione pratica ci interessa solo una regola:

 

– I funghi e i micobatteri proliferano latenti in Fase Attiva e agiscono nella PCL-A dei tessuti endodermici e mesodermici antichi (paleoencefalo).

– I batteri intervengono nella PCL-A dei tessuti mesodermici del neo-encefalo

– I virus intervengono nella PCL-A dei tessuti ectodermici (neoencefalo).

 

Questo è ciò che ci serve sapere concretamente, niente di più.

Nessun processo nell’organismo è causato da virus, batteri e funghi: siamo profondamente suggestionati da una illusione ottica che affonda le radici nella storia.

Una storia che, relativamente di recente, ha rafforzato questa percezione per alcune contingenze, che hanno permesso di rendere dominante la visione di Louis Pasteur rispetto ad altre come quella di Antoine Béchamp.

 

La prospettiva oggi è alla rovescia: infatti è il processo di fisiologia speciale la causa della presenza edellintervento sensato dei microbi, non il contrario.

“Malattia infettiva” e “soggetto infetto e contagioso” sono concetti che richiamiamo reminiscenze medievali, ma molte recenti scoperte in microbiologia li stanno rendendo sempre meno sostenibili.

 

Questo non significa che è inutile la farmacologia che studia il modo di controllare i microbi, perché possiamo usare medicinali che possano contrastare una PCL-A troppo profonda e anche la conseguente proliferazione microbica che può diventare eccessiva.

Tuttavia “contagiosità” e “patogeni” sono parole che cadranno in disuso.

 

I dati sono inconfutabili: siamo uno zoo di migliaia di miliardi di microbi, 10.000 specie diverse per una ricchezza biologica che supera di 10 volte il numero delle cellule che compongono il nostro stesso corpo, e che equivale al 3% della massa corporea.

I numeri di geni umani coinvolti nelle attività metaboliche del corpo sono solo 22.000 contro gli 8 milioni che sono “messi a disposizione” dai microbi (360 volte).

 

Ognuno con la sua mansione metabolica, i batteri sono necessari alla sopravvivenza  dell’organismo, sono gli operai che lo mantengono attivo.

Pensiamo anche semplicemente ai mitocondri, microbi che nell’evoluzione si sono inseriti simbioticamente  nella cellula per produrre l’energia necessaria al mantenimento di una struttura pluricellulare sempre più complessa.

 

Il progetto Microbioma (l’omologo di Genoma, che ha mappato i geni umani) nel 2012 è finito sulle pagine delle riviste mondiali per avere concluso una mappatura colossale dei microbi che popolano il corpo umano, rivelando come la loro importanza per la nostra sopravvivenza sia stata finora molto sottostimata.

Questo mare di batteri e funghi ci mantiene in vita, mantiene i normali processi fisiologici del nostro organismo e, al contrario di come siamo abituati a pensare, sostiene tutti i processi di fisiologia speciale (cosiddette malattie) secondo le modalità descritte dalla quarta legge biologica.

 

L’uomo è uno zoo ambulante, e senza i suoi animali lo zoo chiude.

Questo è ormai un principio assodato e scientificamente acquisito, eppure oggi domina una visione schizofrenica di transizione: i microbi sono necessari alla vita (evidenza scientifica) – però bisogna sconfiggerli perché portano le malattie (eredità di antica impronta morale/religiosa).

Non sarà domani che si uscirà dall’idea ipnotica del microbo patogeno: l’imprinting dei microbi cattivi e delle malattie da combattere ancor prima che si manifestino è troppo forte.

Tuttavia le evidenze sono sempre più travolgenti e la porta è ormai spalancata a studi veramente indipendenti.

 

 

 

Tratto da “Noi siamo il nostro corpo”

Creature di percezione concepite per imparare illimitatamente

di Mauro Sartorio