Malattie infantili
Nei bambini, dalla nascita fino all’adolescenza, è nella zona frontale, negli organi che ad essa corrispondono, che si manifestano soprattutto i problemi. Perché proprio la gola, il naso, le orecchie e gli occhi sono colpiti così spesso nei bambini? Perché questi organi si trovano in quella parte del corpo che rappresenta ”l’essere”. I bambini sono molto puri e sanno subito, attraverso ciò che vedono, percepiscono o odono nell’ambiente circostante, che il loro prossimo si muove contro le leggi dell’amore. E questo li disturba enormemente. Dal momento che non riescono a esprimersi, questo fa loro venire mal di gola. Se avete dei figli con questo tipo di problema, è molto importante spiegare loro quello che ho appena detto in queste righe: comprenderanno, anche se sono ancora piccolissimi, anche se sono nella culla. Sebbene siano disturbati da ciò che accade alle persone che stanno loro vicine, bisogna spiegar loro che gli adulti fanno del loro meglio, che li amano al meglio delle loro conoscenze, e che questo va accettato. Se sono in disaccordo con ciò che accade intorno a loro, devono capire che è davvero un peccato, ma che la vita è fatta così: non si può sempre essere d’accordo con tutti gli eventi, con tutte le realtà di cui siamo testimoni. È dunque indispensabile imparare ad accettare che le persone agiscano al meglio delle loro conoscenze, e che il loro modo di vedere le cose sia spesso diverso dal nostro. I bambini vanno anche rassicurati: anche se percepiscono, vedono e odono cose non armoniose, questo non vuol dire che essi non siano amati. Può anche voler dire soltanto che gli adulti non amano la propria vita.
Tutte le malattie infantili accompagnate da febbre, quali la rosolia, il morbillo, la varicella, gli orecchioni,la pertosse, sono un’espressione di collera soffocata nel bambino. Quasi tutte queste malattie colpiscono gli occhi, il naso, le orecchie, la gola o la pelle. Il corpo comunica al bambino che sulla Terra è importante imparare a non lasciarsi disturbare da ciò che si vede, da ciò che si ode o si percepisce. Bisogna imparare ad accettare il mondo degli adulti con le paure e le sofferenze che lo caratterizzano, anche se non si è d’accordo. È anche necessario che il bambino si conceda di esprimere la collera, senza paura di non essere più amato per questo.
(Lise Bourbeau)