Tabella della Nuova Medicina Germanica

zonasentitofoglietto embrionalesintomo
archi branchialiConflitto di paura frontale, di un pericolo che pare avvicinarsi inevitabilmente, come ad es. la paura del cancro.ecto
denti smaltoConflitto di non avere il diritto di mordere (il cane lupo potrebbe mordere il bassotto, ma non ne ha il diritto!)ecto
dentinaAuto-svalutazione per non poter mordere. Es.: un cane bassotto si fa sempre mordere dal cane lupo della casa accanto. Un ragazzo più debole si fa sempre picchiare ed umiliare a scuola dai più forti.midollo
adenoidi della cavità retro-faringea dx Conflitto di non poter “acchiappare” un boccone di cibo. sx Conflitto di non poter allontanare un boccone fecale.endo
alveoli pomonari - focolai tondi nel polmone Focolaio solitario: per un’altra persona o animale. Molti focolai: per se stessoConflitto di paura-panico di morire, spesso provocato dallo shock di una diagnosi o prognosi nefasta. Ad es. “Lei non arriverà fino a Natale!” Conflitto arcaico di non poter “digerire” il boccone d’aria.endo
bronchi (Ulcera dell’epitelio pavimentoso intrabronchiale). L’evoluzione della sensibilità segue lo “schema della cute esterna”.Conflitto di minaccia per il territorio (il nemico non è ancora penetrato nel territorio, la minaccia, però, incombe).ecto
cellule cilindriche caliciformi della mucosa intrabronchialeConflitto di paura di non poter insalivare il “boccone aria”, ovvero paura di soffocareendo
esofago 2/3 superiori Conflitto di non voler inghiottire un boccone e volerlo sputare di nuovo (anche in senso traslato, non poter sputare il rospo)ecto
laringe Ulcera dell’epitelio pavimentoso Conflitto di spavento improvviso, di forte paura di fronte ad un pericolo inatteso (reazione femminile: un maschio passerebbe subito all’attacco).
Conflitto del restare ammutoliti: “Non ho parole”.
ecto
pleura Parte sx e dx. Distinguiamo una pleura parietale (rivestimento della cavità toracica) e una pleura viscerale (che avvolge i polmoni)Attacco contro la cavità toracica. Ad es. “Lei ha un tumore al polmone, bisogna operarlo!”. Chirurgo: “Per poter intervenire dobbiamo aprire la gabbia toracica col bisturi!”.cervelletto
salivari ghiandole dxConflitto di non poter prendere un boccone (di cibo) a causa di un insalivazione insufficiente.endo
Submucosa orale dxConflitto di non poter ottenere un boccone di cibo. Spesso presente nei malati gravi, quando non sono più in grado di assumere correttamente cibo, ad es. a causa del dolore. Conflitto arcaico dell’epoca della cavità arcaica oro-faringo-anale. Conflitto di non poter sufficientemente insalivare e sputare o vomitare correttamente il boccone fecale. Anticamente la saliva veniva anche utilizzata per fare scivolare fuori meglio il chimo dalla cavità arcaica oro-faringo-anale. Il chimo veniva insalivato, da cui il nostro “voler sputare” (con il secreto delle ghiandole salivari) il “voler vomitare”, precisamente, l’escremento. Muco e saliva sono la stessa cosa. Siccome non esiste più una cavità arcaica oro-faringo-anale ma solo una “cavità orale” viviamo il conflitto del voler “sputare e vomitare” soprattutto in senso traslato.endomughetto, micosi, candidosi orale, afte
tiroide dottiConflitto di impotenza: “Ho le mani legate, non posso fare nulla”, o “Bisognerebbe fare urgentemente qualcosa, ma nessuno fa nulla!”ecto
tiroide ghiandolaConflitto di non riuscire a prendere un boccone di cibo perché l’individuo non è abbastanza rapido. Per es. una commessa riesce a “soffiare” tutti i clienti alla collega perché è più veloce a correre verso l’entrata del negozio.endo
tonsilleConflitto di non poter mandare giù un boccone di cibo già afferrato. Per es. il paziente è convinto che l’appartamento sia stato assegnato a lui e all’ultimo momento viene dato a qualcun altro. Quindi qualcun altro gli ha rubato il boccone (casa, posto di lavoro,ecc.) dalla bocca , “tolto il pane di bocca”.endo

 

 

  5 leggi biologiche – NMG – Tabella Nuova Medicina Germanica – 5 L B

  scoperta dal dott. Hamer

 

 

N.B. Le tecniche e le indicazioni descritte in questo corso non sono da sostituirsi ad un normale trattamento medico, ma ad esso complementari. In particolare esse non sono composte e non devono essere utilizzate come mezzo diagnostico e cura di situazioni patologiche.