Acne
Pelle: Melanoma, foruncolo, acne, verruca, pelle: iper-sudorazione
Sotto l’epidermide di trova il derma, l’antico epitelio di protezione innervato dal cervelletto.
La sua funzione è prettamente protettiva, di conseguenza la sua fisiologia speciale si attiva quando l’organismo percepisce il pericolo di un attacco alla propria integrità.
In Fase Attiva ispessisce per difendere l’area, producendo piccole montagnette rosso vino che se premute restano dello stesso colore.
In PCL riduce il tessuto con l’intervento di micobatteri.
In Crisi Epilettoide non ci sono evidenze particolari, se non quel tremore interiore non localizzabile nel corpo, caratteristico delle CE del cervelletto: un tremolio interno, che non si percepisce toccandosi la pelle, della durata massima di 45 minuti nel caso si siano fatte le 3 settimane piene di PCL-A.
Se, per esempio, ci si accorge che il tremore è durato 15 minuti, si deduce che la PCL-A è durata 1settimana.
Può essere chiamato melanoma con pigmentazione se interessa lo strato più alto del derma, o melanoma amelanotico se interessa un livello più profondo senza pigmentazione.
Il melanoma può essere considerato un “tumore maligno altamente aggressivo” per la sua funzione biologica di difesa, si può immaginare come e perché il derma, quando è già in Fase Attiva, possa reagire a un bisturi.
La percezione biologica che attiva la fisiologia speciale del derma è “non mi sento a posto, mi sento deturpato”, “mi sento sporcato, insudiciato” da qualcosa o qualcuno.
E’ un viscerale “attacco alla integrità”.
Quando la pelle si spacca per semplici movimenti, si tratta del derma in Fase Attiva che, facendo una placca ispessita, tira sull’epitelio superiore lacerandolo.
Per esempio, chi ha mani in queste condizioni può essere che debba mettere continuamente le mani in qualcosa che fa schifo; che si senta attaccato magari dallo sporco; o dal freddo che si infila sotto pelle, come potrebbe accadere nella percezione di un motociclista.
Non è propriamente “schifo”, ma è una sensazione molto arcaica di un’invasione che mi lede.
Si tratta di quel processo che compartecipa spesso alle cosiddette psoriasi, creando profondi solchi e spaccature.
I funghi sotto le unghie sono una fase PCL della stessa percezione di “mi sento deturpato a mettere le dita lì”, da qualcosa che si vuole infilare sotto le unghie.
Anche i foruncoli sono piccoli ispessimenti di un derma che si sente attaccato da un contatto o un insulto (Fase Attiva).
Quando entra in fase PCL, il prodotto della micosi (il pus giallognolo) si accumula e procura anche un certo dolore dovuto alla trazione dei tessuti.
La CE spurga l’accumulo e il foruncolo inizia a rimarginarsi (fase PCL-B).
Il comune brufolo in viso reagisce a un “attacco in viso, insudiciamento”, “un insulto che mi ha fatto perdere la faccia”.
Paradossalmente curarsi è raramente una soluzione efficace, perché creme e lozioni mantengono alta l’attenzione sul deturpamento, e ciò può esasperare la percezione di “non essere a posto”.
In realtà tutti i trattamenti non sono né giusti né sbagliati, ma il risultato dipende dall’attitudine e dall’aspettativa: uno stesso intervento può essere risolutivo o disastroso a seconda di come viene vissuto.
Al processo sul derma può sovrapporsi quello del tessuto connettivo adiposo (tessuto strutturale che dà la forma al corpo) che ulcera in Fase Attiva e ripara in PCL con cicatrici.
Quando il deturpamento diventa svalutazione rispetto alla forma del corpo, ovvero svalutazione estetica, le recidive producono cicatrici profonde che sono chiamate acne.
Anche il derma risponde alla lateralità dominante/non-dominante ma, data la su peculiare “mansione biologica”, reagisce più spesso al contatto locale:
– un uomo si sente attaccato dalle onde elettromagnetiche del cellulare, una sensazione viscerale come se gli entrassero sotto pelle: il derma ispessisce nell’area nei pressi dell’orecchio destro dove il telefono è abitualmente a contatto.
– Qualcosa che mi tocca un punto preciso e mi invade.
– Qualcuno mi ha fatto una meschinità, e ora mi saluta con una pacca sulla spalla: in quel punto preciso si ispessisce il melanoma, perché mi sento insudiciato dal contatto.
Reazioni molto comuni al “contatto schifoso”, all’insudiciamento, sono le verruche.
Dove cresce la verruca, il corpo sta cercando di creare uno scudo per difendersi da qualcosa che non va bene.
Quando ha il puntino in mezzo prende origine dal derma, con questa sensazione di essere sporcati, come quando si cammina a piedi nudi in piscina.
In senso traslato una verruca sotto il piede può essere uno stato di allerta perché il “terreno su cui poggio i piedi non è pulito, non è buono”.
Se la verruca non ha il puntino al centro, si tratta di un processo dell’epidermide che si scherma da un “contatto non voluto” e continuamente ripetuto proprio in quel punto (primo capitolo de La pelle).
Le ghiandole sudoripare hanno la stessa origine embrionale del derma e sono dunque a conduzione del cervelletto.
Il sudore di fisiologia normale serve a regolare la temperatura corporea, mentre il sudore di fisiologia speciale reagisce agli attacchi all’integrità”.
In Fase Attiva la ghiandola aumenta la produzione di sudore, in PCL-A caseifica con micobatteri.
Di per sé il sudore non ha odore, fa invece puzza proprio dopo la caseificazione dei micobatteri in PCL-A.
Se quindi ci si trova in una routine in cui si recidiva, il sudore porta all’esterno i resti caseosi che danno quell’odore acre, acidulo, “selvatico”, che anche subito dopo la doccia già si sente.
Davvero niente a che fare con l’igiene personale, ma è il permanere in una paura di essere braccato, attaccato: se devo camminare sui carboni ardenti, il sudore serve a farmi scivolare via, o a far scivolare via il nemico che così non riesce a prendermi.
Come chi, quando stringe la mano a qualcuno, se la ritrova completamente ghiacciata e bagnata: è la sensazione viscerale di dover scivolare via dalla presa.
Può anche accadere che, in una percezione di “sentirsi attaccati dal caldo”, si aumenti la produzione di sudore a protezione.
E in effetti succede che una sola parte del corpo sudi molto, perché magari ci si sente attaccati dal calore sulla testa.
Un altro tipo di odore che non ha a che fare con la difesa e non fa puzza, è quello dei fenomeni prodotti in fase di eccitazione sessuale, i quali vengono trattenuti dai peli per favorire l’accoppiamento.
Tratto da “Noi siamo il nostro corpo”
Creature di percezione concepite per imparare illimitatamente
di Mauro Sartorio